DIO AMA L'UOMO UCCIDE II
Parte 2: IL DIAVOLO CHE NON CONOSCI
di FABIO VOLINO
Da un soggetto di FABRIZIO TABIANI E FABIO VOLINO

X-Men creati da Stan Lee e Jack Kirby
Gambit creato da Chris Claremont e Jim Lee
rossointoccabile supervisione
Mr. T Presidente MIT/Ispirazione
Stan Lee/Jack Kirby/Chris Claremont Dei

 

Nella sala principale di un'esclusiva scuola privata della contea di Westchester, un uomo strano e silenzioso (o meglio la sua proiezione mentale) è seduto a meditare immobile, solo coi suoi pensieri indefinibili. Poi la sua meditazione termina. Lui è Charles Xavier ed è l'ispiratore di un sogno. Improvviso, un ordine mentale riecheggia nel palazzo.
"Venite a me, miei X-Men". Loro lo fanno.
"Ciclope è presente e pronto, signore". Anche se al momento si trova su una sedia a rotelle, la sua figura ispira ancora un forte carisma.
"L'adorabile Bestia è qui".
"Così come Jean Grey".
"Wolverine presente e pronto all'azione, come sempre".
"La stessa cosa può dirsi per Colosso".
"Ecco Nightcrawler, mein freund".
"Tempesta, la signora dei venti, è qui per dar man forte".
"Potete contare anche sull'affascinante cajun, Gambit".
"E su Rogue".
"C'È ANCHE PSYLOCKE, C'È ANCHE PSYLOCKE!!!!".
Si presenta anche Emma Frost, ma lei non è persona da sprecare parole quando non c'è n'è bisogno. Provvede Xavier a cavargliele di bocca. "Qual è la situazione dell'Uomo Ghiaccio, Regina Bianca?".
"Si sta ancora riprendendo dallo scontro con la Confraternita. Ed è meglio che qualcuno vada a dargli un'occhiata". E senza aggiungere altro esce dalla stanza.
Xavier si rivolge allora a Tempesta. "Grazie per essere tornata così presto, Ororo, nonostante il breve preavviso. Come procede la tua gravidanza?".
"Siamo ad uno stadio avanzato" risponde lei "Ma non ancora tale da iniziare a preoccuparsi".
"XAVIER BUONO, XAVIER BUONO, PSYLOCKE LO SEGUE DAPPERTUTTO!!!".
"Su, Betsy" la porta fuori Rogue "Vediamo se possiamo renderci utili".
"E tu, Gambit" continua il Professor X "Come ti senti dopo quella vicenda con Arcade?".
"Scosso, però McCoy mi ha confermato che tutta la droga presente nel mio corpo è stata espulsa" dice Remy LeBeau "Non la sopporto quella robaccia".
"Questo Ormone di Crescita Mutante, OCM, mi preoccupa" dice Bestia "Non sappiamo ancora chi l'ha creato né per quali scopi. E soprattutto con cosa viene sintetizzato".
"E tu, Ciclope" si volta Xavier "Puoi dirmi qualcosa su Cable e gli altri?".
"Ho sentito Warren" rivela Scott Summers "Per ora vogliono rimanere distaccati dalla scuola e da noi, ma questo non significa che non continuino a perseguire i nostri stessi obiettivi".
"Forza, Chuck, sputa il rospo" interviene Wolverine "C'è qualcosa che ti rode e non occorre avere un cervellone come il tuo per capirlo".
Il Professor X china la testa. "Avete letto i giornali ultimamente? Ieri è evaso uno dei nostri più spietati nemici, William Stryker".
"Mi ricordo di lui, molto bene" dice Tempesta "Più di quanto vorrei. È uno degli esseri umani più spregevoli che abbia mai incontrato".
"Io non ne ho avuto la possibilità perché… beh, lo sapete" dice Jean Grey "Tuttavia i resoconti che ho letto mi hanno fatto venire i brividi".
C'è un lieve incrocio di sguardi tra lei e Xavier: in quanto telepati, queste due persone condividono un legame speciale. Che comprendono anche ricordi angoscianti. Per Xavier è il dolore della tortura, dell'essere stato crocifisso per i suoi presunti peccati; per Jean è l'essere morta e risorta per i capricci di un'entità cosmica e vedere un intero universo convergere su di lei per via del suo immenso potere.
"E allora?" zittisce tutti Logan "Sapete quanto conta oggi l'opinione di quel bastardo? Zero. Zero spaccato. Il mondo non è più come lui l'ha lasciato: in prigione è come se il tempo si bloccasse, non riesci a vedere il mondo che va avanti perché tu sei rimasto fermo. E questo per Stryker significa oggi essere fuori dal suo tempo".
"Logan ha ragione" interviene Colosso "Pensateci… quello che sta accadendo a Genosha, oppure il Distretto M. Un quartiere di New York abitato quasi esclusivamente da mutanti e noi non abbiamo fatto nulla di particolare per dare vita a questo se non portare avanti le nostre idee. È il tuo sogno che si realizza, Charles".
"Forse, Peter. Ma ci sarà sempre qualcuno che lotterà con tutte le sue forze per distruggere questo sogno. E nel caso di Stryker… non so, ma sento che è come se il maligno fosse presente accanto a lui".
Per Nightcrawler a volte l'orrore è il suo aspetto. Un fervente cristiano con l'aspetto di un diavolo, una situazione che gente senza prospettiva non manca di ricordargli. Lui però riesce ad andare oltre, sa che ciò che è importante è quel che ha dentro. Ed ora sente che l'atmosfera è troppo cupa, vuole un po' ravvivarla.
Dunque con un BAMF si piazza sulle spalle di Wolverine. "Ti va una bella sessione nella Stanza del Pericolo, amico mio?".
"Kurt" inizia Logan "Quante volte te l'ho detto che il tuo zolfo sa di me…".
BAMF!

New York, Quinta Avenue, sede del Club Infernale.

Formalmente è uno dei club più esclusivi della città, per non dire della nazione, ne fanno parte solo pochi membri attentamente selezionati. Ricchi, ovviamente. Nella realtà non è dissimile da tante associazioni criminali tese all'acquisizione di un potere sempre maggiore. Il circolo interno è composto da mutanti ed alla loro guida c'è Sebastian Shaw. Che mai come ora sembra un leader sull'orlo del baratro.
Osserva un quadro dove sono raffigurati i componenti del primo circolo interno del Club. Lui, Emma Frost, Harry Leland, Donald Pierce, Jason Wyngarde. La prima lo ha tradito, gli altri tre sono morti. E adesso anche Tessa se n'è andata. E se pensa a chi li ha sostituiti…
"Dunque, padre?" lo richiama suo figlio Shinobi "Non ti vedo molto in forma, ultimamente".
"Ho detto che non volevo essere disturbato".
"Sai quanto mi piace deluderti, padre. Inoltre voglio essere presente quando avverrà la tua caduta".
"Stai blaterando come al solito".
"Sto solo considerando la realtà dei fatti. L'ultimo colpo che ti hanno sferrato gli X-Men è stato micidiale, ti è costato oltre che denaro anche e soprattutto prestigio. Dovresti sentirli i discorsi che si fanno al Club, padre: prima eri osannato, ora vieni criticato. E nelle sfere governative diventa sempre più forte l'idea di interrompere la costruzione delle Sentinelle. Tu non stai facendo nulla per correggere questa situazione, padre, ed a me va bene così".
"Vattene via". Detto con tono calmo, ma comunque irritato.
Prima di chiudere la porta, Shinobi lancia un'ultima frase. "Sì, a me va bene così. Perché quando tu sarai storia, e quel momento arriverà molto presto, io prenderò il tuo posto".

Genosha.

Il suo passaggio incute sempre rispetto ed alcuni si inchinano, ma adesso non c'è più timore. Magneto cammina tra i suoi simili come il sovrano dei mutanti che da tempo brama di essere: rimane solo un ultimo ostacolo, delle semplici elezioni che non può perdere. A volte tuttavia ci sono degli impicci che, per quanto prevedibili, possono risultare decisamente fastidiosi. L'ONU vuole ovviamente esercitare un controllo di garanzia sulle prossime elezioni e per questo ha chiesto anche la presenza di un fidato elemento superumano. Un elemento che conoscesse bene Magneto e non si fidasse ciecamente di lui. Non è stato difficile trovarlo.
Un lampo blu sfreccia verso Erik Lensherr, fermandosi a pochi centimetri da lui. "Dunque, padre, vedo che non hai smesso di fare le cose in grande" esordisce Quicksilver.
"Non perseguo alcuna grandeur, semplicemente faccio le cose che devono andare fatte" ribatte lui.
"Era questo quello che bramavi da tempo, vero? Il motivo principale per cui ti sei fatto assegnare questa nazione".
"Non pretendo la tua fiducia incondizionata, ma almeno per questa occasione metti da parte i tuoi sospetti nei miei confronti e cerca di starmi a fianco. Wanda lo ha fatto".
"Wanda è troppo buona, io sono più pragmatico".
"Oppure obnubilato dal tuo odio verso di me".
"In ogni caso rimarrò vigile, padre, ed al minimo accenno di problemi…".
Senza concludere la frase Quicksilver sfreccia via.

Pianeta Imperiale Shi'Ar, sala dell'imperiatrix.

"Araki, mio fedele consigliere" dice Lilandra "Sei sicuro di quello che dici?".
"Questo è quanto mi hanno detto i chirurghi neuromistici, mia regina" risponde lui "Il figlio di Fenice e Apocalisse rappresenta un serio pericolo per il cosmo intero. Solo Fenice era in grado di distruggere l'Universo o ricrearlo, immagini cosa può causare dunque un'unione di quel genere".
"E di quell'altra minaccia che mi hai prospettato? Il figlio di Scarlet?".
"Non rappresenta una minaccia così immediata, anche se presto dovremo tenerlo in considerazione".
Lilandra china il capo mentre immagini dei suoi numerosi viaggi sulla Terra affollano la sua mente. Viaggi pieni di pericoli, certo, ma anche di amici, di fedeltà. Di amore. "Forse… forse è così che deve andare: gli umani sono destinati a soppiantarci e noi non stiamo facendo altro che rallentare il processo. Ma per quanto?".
"Mia regina…".
"Noi non abbiamo sconfitto Galactus, non abbiamo irriso i Celestiali, non abbiamo oltrepassato i confini stessi della vita. Forse è così che deve andare".
"Mia regina, qui non si tratta di sopravvivenza o di essere soppiantati. Si tratta di impedire una totale distruzione".
Lilandra medita per qualche altro secondo, poi si rivolge ad un'altra persona presente in sala:"Gladiatore, quali potenze andiamo ad affrontare?".
"Gli X-Men e i Vendicatori sono nemici da rispettare" risponde il pretore Kallark "Tuttavia siamo ancora loro superiori".
"Così non sembrava durante il nostro primo scontro" fa notare l'imperiatrix "In ogni caso… cominciate a preparare le navi".

Xavier Institute.

Ci sono dei ricordi. Ricordi tormentati. Ricordi di una fusione inumana. La rammenti, vero, Scott Summers? Come potresti non farlo, considerati i mesi da incubo che hai passato? Per salvare un ragazzo ti sei sacrificato e la tua essenza si è fusa con quella del malvagio En Sabah Nur. Poi è stato il buio, un buio doloroso.
Ti sei risvegliato accanto ad un predicatore, a Xoom della Chiesa dell'Evoluzione Celeste: ma i tuoi amici ti hanno salvato, ti hanno fatto ricordare chi eri davvero. Questo però non è bastato, giusto? C'è ancora l'immagine di Apocalisse a tormentarti: cosa vuole da te? Cosa ha fatto alla tua mente?
Ciclope sente qualcuno che gli posa una mano sulla spalla: sa chi è. E non servono parole con lei. Con Jean, la donna con cui condivide un legame psichico ed emotivo in grado di superare qualsiasi limite, qualsiasi barriera.
Scott Summers è preda di tormenti, tormenti che si trasmettono anche a Jean. Tormenti per cui bisogna andare alla radice del problema e risolverlo. E riacquistare così una parvenza di normalità.
Jean si inginocchia davanti al suo amato. I loro occhi si chiudono, ma questo non impedisce loro di 'vedere'. Attorno alla donna si forma una aura dorata, che va presto ad avvolgere Scott.
Una rapida immagine di Capitan America, sostituita da flash di un uomo al cui corpo sono attaccati centinaia di cavi, sta soffrendo orrori indicibili. Non è possibile, è… Logan? Sì, questo è il progetto Arma X, che ha rivestito il suo scheletro ed i suoi artigli di adamantio. Ecco tre persone nascoste dietro un vetro, anzi no, sono quattro. Il quarto, però, è così distante, non si riesce a… No, ecco, ora…
Xavier?
La visione termina bruscamente e gocce di sudore imperlano la fronte di Ciclope. Jean, invece, sembra non aver compiuto alcuna fatica.
"Cosa significa?" chiede Scott.
"Ancora nulla" risponde lei "Ci sono molti blocchi psichici nella tua mente. Ma io li abbatterò tutti e scoprirò la verità".

Infermeria.

L'Uomo Ghiaccio è in una capsula di stasi, a recuperare le forze dopo il tremendo scontro con la Confraternita di Magneto: è in coma, seppur vigile. Ora occorre assoluto riposo.
Ad accudirlo una sempre più annoiata Emma Frost. "Per quanto dovrò stare accanto a questo bambino poco cresciuto?".
Ha espresso il suo pensiero ad alta voce, di modo tale che Colosso, appena entrato, lo udisse chiaramente. "Stai cercando di convincere me… o te stessa?" ribatte il mutante russo.
"Pensi davvero che abbia bisogno di uno come Bobby Drake? Posso trovare gente migliore di lui in un attimo".
"Forse. Però sei ancora qui accanto a lui e questo è un fatto. Sai quello che vedo io? Una ventottenne che ha paura di esprimere a pieno i propri sentimenti, perché se lo facesse perderebbe quella sicurezza di sé e dei propri mezzi per cui è nota. E temuta".
"Paura. Non conosco questa parola, Rasputin".
"Farai bene ad impararla allora" conclude Colosso "Perché se no di te rimarrà solo una corazza di diamante infrangibile. Ed in quel momento sì che sarai veramente sola".

Giardino.

Gambit carica una carta, poi rinuncia. Ne carica un'altra, rinuncia ancora. Sa che c'è qualcosa che non va in lui, ma…
"Devi liberare un po' di adrenalina, cocco" si avvicina Wolverine "Poi tornerai a pieno regime".
"Hai acquisito forse anche il potere della telepatia, Logan?" ribatte sarcastico Remy.
"No, ma rimango un buon giudice di caratteri. E tu sei decisamente a terra, cajun".
"E tu saresti la cura?".
Wolverine sguaina i suoi artigli. "Sì".
Il mutante canadese parte alla carica ed inizialmente Gambit fa fatica ad evitare le sue artigliate, anche se capisce che Logan si sta trattenendo molto. Beh, lui non lo farà. Remy LeBeau estrae le sue carte e le carica tutte poi, in successione, le lancia contro Wolverine ad una velocità impressionante. Logan si ritrova in netta difficoltà e Gambit ne approfitta per estrarre la sua staffa e colpirlo al setto nasale.
Questo però acuisce la rabbia del canadese che, con un grido selvaggio, trancia in due la staffa del cajun, poi sbatte a terra Gambit e punta gli artigli contro il suo volto. I due contendenti ansimano per la fatica.
"Direi che ora mi sono proprio... caricato" dice Remy.
"Lo dicevo io".
"Ma non potevamo fare una bella chiacchierata o berci una birra?".
"Mi conosci, cocco" dice Logan aiutando Gambit a rialzarsi "Non passo per simili scorciatoie. Ed ora sei di nuovo in forma".
"Uh, scusate…?" interviene una giovane ragazza "Va tutto bene?".
"Sì, Yoko. Stai tranquilla, ci stavamo solo… divertendo" risponde Wolverine.
"E vi divertite sempre così da queste parti?".
"Solo quando ci annoiamo molto" ribatte Gambit.

New York, Queens.

Da una abitazione come tante altre esce una coppia che non è come tutte le altre. Si tratta di Henry Peter Gyrich e di sua moglie Elizabeth, riavvicinatisi dopo un lungo periodo di separazione. Un tempo a dividerli era il lavoro del primo, ma ultimamente si è messo in aspettativa e sta riassaporando emozioni praticamente dimenticate.
Passeggiano senza meta per le vie del loro quartiere quando all'improvviso qualcuno si para sulla loro strada. Gyrich non lo vede da anni, ma la sua mente analitica lo riconosce subito. "William Stryker".
"Proprio io, Henry" conferma il Reverendo "Ora ti consiglio di stare attento, perché non ti sei accorto del fatto che una donna si è avvicinata a tua moglie e adesso le sta puntando qualcosa alla schiena. Si tratta di Lady Deathstrike, di sicuro la conosci bene: ha ucciso il tuo protetto Milo Thurman. Sai dunque cosa possono fare i suoi artigli. Sarebbe un così gran peccato perdere tua moglie dopo tutta la fatica che hai fatto per riconquistarla…".
Un'ombra di rabbia passa sul volto di Gyrich, ma si impone di calmarsi. "Cosa vuoi?".
"Mi dispiace davvero dover minacciare un mio simile quando i veri mostri sono altri, tuttavia non ho altra scelta. Mi seguirai senza fare storie, Henry, senza richiamare l'attenzione di nessuno. Ovviamente tua moglie verrà con noi, come garanzia".
"Cosa volete da noi?" chiede Elizabeth.
"Disgraziatamente, signora, il passato di suo marito è tornato per tormentare anche lei. Ed ora salite in macchina subito".
Stryker lancia poi un'occhiata d'intesa a Lady Deathstrike: questo è stato il primo passo, il secondo spetterà a lei.

Xavier Institute.

Bestia si osserva allo specchio: non lo ha fatto molto spesso dalla sua ultima mutazione, non se ne sa spiegare il motivo. Di certo non è un rifiuto della sua attuale condizione, però…
"Che dici, possiamo candidarci ad un concorso di bellezza?" chiede Nightcrawler apparendo nella stanza in uno sbuffo di zolfo.
"Non abbandoniamoci a simili, lascivi passatempi".
"Cosa c'è, Henry? Perdi il pelo ed anche il vizio?".
"È che… sai, a volte cerco di ricordare nella mia mente il mio… volto umano. Quello di Henry Patrick McCoy, figlio di Norton ed Edna McCoy. E non ci riesco. Ho questo aspetto felino da poco tempo, eppure è come se mi fossi scordato delle mie sembianze originali. Non che lo ripudi, sia chiaro".
"Evoluzione, è la chiave di tutto. Me lo hai detto mille volte: solo perché non ricordi il tuo aspetto precedente non significa che questo di adesso sia peggiore. Ed infatti non lo pensi affatto. So cosa significa: essere additati sulla strada come fenomeni da baraccone. All'inizio ti dà fastidio, molto fastidio, poi però alla fine ti ci abitui. Perché il difetto non è in chi non sa accettare la propria condizione, ma è negli altri che non riconoscono l'umanità altrui".
"Per queste parole potrei gratificarti con la visione di un film con Errol Flynn".
"Allora serve a qualcosa prepararsi i discorsi" ironizza Kurt Wagner.

Giardino.

Mentre cala la sera, Wolverine trova finalmente un attimo di pace ai confini dell'istituto. Qui si fuma in santa pace un sigaro: è contro il regolamento della scuola, ma quando mai lui lo ha rispettato?
Poi improvvisamente avverte qualcosa: nessun odore, ma rumori ben udibili. Come se il suo avversario volesse che il suo arrivo sia notato. Ed infine appare.
"Yuriko" dice Logan "Sei così abile da oltrepassare le nostre difese".
"Per andare contro di te farei qualsiasi cosa, gaijin" ribatte Lady Deathstrike mettendo in mostra i suoi artigli "Ora sei pronto a ridarmi ciò che è mio?".

CONTINUA...

Note dell'Autore: Forse è meglio chiarire alcuni dubbi che potrebbero essere sorti in alcuni di voi leggendo le storie precedenti. Perchè, come avete visto qui e nel crossover che ha preceduto questa saga, Ciclope è al momento ridotto su una sedia a rotelle e l'Uomo Ghiaccio è in coma. Ed il nr. 17 di questa serie, dove erano pimpanti ed in buona salute? Ovviamente si colloca prima di Brave New X-World (nr. 13/16), pur essendo stato pubblicato dopo. Non è un evento così eccezionale: di storie retrospettive è piena sia la Marvel che la DC.
Nei nr. 18/19, invece, abbiamo visto il temporaneo ritorno allo Xavier Institute di Bestia (che ora risiede stabilmente a Genosha insieme a Xavier) e del gruppo capitanato da Tempesta (la cui apparizione si colloca dopo la saga Siberia). Gambit invece è reduce da una serie di traversie viste su Vendicatori 62/65 e Marvel Team-Up 6/8: mi sono stupito nello scriverle ad apprezzare un personaggio che prima non tenevo in grande considerazione. I miracoli della fan fiction.